Il Lago di Mezzano, situato nella provincia di Viterbo, rappresenta una piccola meraviglia naturale ricca di storia e caratteristiche uniche. Circondato da dolci colline e situato all’interno della conca di Latera, questo lago offre un affascinante scorcio del paesaggio vulcanico italiano, caratterizzandosi per la sua forma a tronco di cono rovesciato, tipica di cavità originate da antichi crateri esplosivi.
Caratteristiche principali
Il bacino del Lago di Mezzano si estende per circa 47,5 ettari, con una profondità massima di 36 metri. Circondato da rilievi di origine vulcanica come Monte Rosso e Monte Spinaio, il lago ha un volume complessivo di circa 7,5 milioni di metri cubi. Le sue rive ospitano un ambiente incontaminato, dove prevale una vegetazione arborea composta da pioppi, ontani e querce.
La formazione del Lago di Mezzano
Il Lago di Mezzano si è originato all’interno di un diatrema, una struttura vulcanica formatasi in seguito a violente esplosioni magmatiche. Questo processo è avvenuto nella caldera di Latera, un’area vulcanica situata nei Monti Vulsini. I rilievi che circondano il lago, come Monte Rosso e Monte Spinaio, si sono formati durante fasi di attività vulcanica intracalderica, caratterizzate da eruzioni effusive che hanno depositato olivin-latiti.
In una fase successiva, l’attività vulcanica marginale ha dato origine a rilievi come Poggio Santa Luce e Monte Cellere, costituiti principalmente da leucititi. La conformazione del bacino lacustre, simile ai Maare della regione dell’Eifel in Germania, riflette l’origine esplosiva di questa cavità, tipica di piccoli crateri vulcanici.
Nel tempo, l’accumulo di sedimenti ha progressivamente modificato il fondo del lago, smussando le caratteristiche più aspre e conferendogli una morfologia regolare e uniforme, come emerso dagli studi batimetrici.
Un focus sulla batimetria
Uno degli studi più completi sul Lago di Mezzano riguarda la sua batimetria, ovvero la mappatura delle profondità. Rilevamenti effettuati con l’ausilio di ecoscandagli hanno evidenziato un bacino molto regolare, con una morfologia che ricorda un cono capovolto.
La profondità massima di 36 metri è situata leggermente a nord-ovest rispetto al centro del lago. Le isobate, ossia le linee che collegano i punti di uguale profondità, mostrano un graduale aumento della profondità verso il centro, con pendenze più dolci nella parte settentrionale e più ripide a sud. Al di sotto dei 20 metri, le variazioni di profondità diventano meno accentuate, rivelando un fondo uniforme e regolare.
Questa conformazione suggerisce che il fondo del lago si sia formato attraverso un lento accumulo di sedimenti, che ha smussato le asperità iniziali del cono esplosivo originario.
Immersioni nel Lago di Mezzano
Dopo anni di assenza, abbiamo deciso di immergerci nuovamente nelle affascinanti, ma impegnative, acque del Lago di Mezzano. Questa volta, l’avventura ci ha visti affrontare l’inverno in un giorno in cui il freddo e il vento avrebbero scoraggiato molti, ma non noi. Con organizzazione, motivazione e le nostre attrezzature pronte – tra bibombola e sidemount – ci siamo tuffati in un’esperienza unica.
Appena immersi, ci siamo resi conto della sfida che ci attendeva: la visibilità era minima, variando tra 10 centimetri e mezzo metro, mentre la temperatura dell’acqua si aggirava sui 13°C in superficie e scendeva a un gelido 8°C oltre i 12 metri, dove si trovava il termoclino. Per complicare il tutto, il sole giocava a nascondino tra le nuvole, lasciandoci spesso in completa oscurità.
Capendo che l’esplorazione in queste condizioni sarebbe stata ardua, ci siamo mossi con cautela verso la superficie. Ed è qui che abbiamo fatto il nostro primo incontro sorprendente: grandi bivalvi d’acqua dolce, note come cozze d’acqua dolce, che arrivano fino a 20 cm di lunghezza. Questi molluschi, perfetti “spazzini” naturali, possono filtrare fino a 40 litri d’acqua all’ora, contribuendo in modo essenziale alla salute dell’ecosistema del lago.
Continuando l’immersione, dopo oltre un’ora, abbiamo intravisto la sagoma di un vecchio pedalò sommerso, un relitto curioso e inaspettato. Poco più avanti, ci siamo imbattuti in alberi sommersi, tronchi, rami e persino resti animali, un paesaggio che sembrava uscito da un racconto misterioso.
Il ricordo di una precedente immersione, effettuata anni fa in estate, ha aggiunto un ulteriore confronto. Allora, la visibilità nei primi 10 metri era eccezionale, ma superati i 12 metri ci trovammo davanti a uno strato lattiginoso impenetrabile. Era impossibile orientarsi, tanto che persino una mano a pochi centimetri dalla maschera risultava invisibile. In quell’occasione, tuttavia, avevamo scoperto una vivace popolazione di persici trota, altri bivalvi e persino reperti archeologici, che arricchiscono il fascino del lago.
Nonostante le difficoltà, il Lago di Mezzano continua a stupire e incantare, regalando a ogni immersione nuove storie da raccontare e misteri da esplorare.
Cosa aspettarsi
Le immersioni nel Lago di Mezzano non sono per tutti. Richiedono esperienza e attrezzature adatte per affrontare condizioni impegnative:
- Scarsa visibilità: indispensabile l’uso di torce subacquee ad alta potenza. Scopri di più sul nostro corso dedicato a immersioni notturne e in visibilità limitata qui.
- Temperature rigide: consigliata una muta stagna, soprattutto per immersioni invernali. Approfondisci le competenze necessarie con il nostro corso di specialità a questo link.
- Fondo fangoso: la cautela nei movimenti è essenziale per evitare di sollevare sedimenti che riducono ulteriormente la visibilità. Migliora la tua tecnica con i nostri corsi specifici di assetto, propulsione e gestione delle abilità di base: Technical Correctly e Intro to Basic Skills.
Nonostante le difficoltà, il fascino del Lago di Mezzano risiede proprio nelle sue sfide. La sensazione di immergersi in un ambiente misterioso, con la possibilità di scoprire reperti storici e una fauna unica, rende ogni esplorazione un’avventura indimenticabile.
Consigli pratici per le immersioni nel Lago di Mezzano
Se desideri immergerti nel Lago di Mezzano, ecco alcuni consigli utili:
- Preparazione fisica e tecnica: il lago richiede esperienza in immersioni in acque fredde e con visibilità limitata.
- Attrezzatura necessaria: muta stagna, torce potenti e una buona gestione dell’assetto e delle pinneggiate per muoversi nel fondale fangoso.
- Pianificazione dell’immersione: collaborare con guide locali esperte è consigliato per garantire la sicurezza e il rispetto dell’ambiente.
- Permessi: informarsi sulle normative locali per immersioni in aree archeologiche e protette.
Perché immergersi nel Lago di Mezzano?
Il Lago di Mezzano è un’esperienza irripetibile per chi cerca un’immersione fuori dagli schemi. La combinazione di sfide tecniche, ecosistemi unici e un’eredità storica millenaria lo rende una destinazione imperdibile per subacquei esperti e appassionati di avventure straordinarie.